Unità di misura Toscane
Nel Medioevo ciascun libero Comune o piccolo Stato possedeva sue unità di misura lineari, superficiali, volumetriche e di peso, e sue monete, diverse da luogo a luogo.
Con gli stessi nomi erano indicate unità di misura il cui valore variava da una località all'altra: emblematico è il caso del braccio da terra e da panno.
L'esempio della Toscana è quanto mai significativo: fino all'unificazione seguita alle riforme leopoldine del 1781-1782 nel Granducato esistevano ben 69 diversi sistemi di misura, con unità recanti multipli e sottomultipli spesso basati sul sistema numerico duodecimale. La riforma di Pietro Leopoldo tese a introdurre, almeno in parte, il sistema numerico decimale.
Nell'articolo non è stata presa in considerazione Lucca, all'epoca indipendente dal Granducato.
L'articolo si propone uno scopo puramente divulgativo: confrontare le unità di misura lineari e superficiali in particolare di Pisa, di Firenze e di Siena.